In una città come Firenze, in una piazza come quella del Duomo viene da pensare che ci siano soprattutto “very italian bar” per spennare i turisti. Non è il caso di Don Nino.
Girando attorno al Duomo, sul lato sinistro rispetto alla facciata, noterete un dehor con sedie bianche, un vaso di fiori su ogni tavolo e ancora altri fiori colorati che sembrano essere cresciuti naturalmente su due piccole biciclette dipinte di bianco. Potreste sedervi e sfogliare il menu, ma vi consigliamo invece di andare dentro al locale a vedere con i vostri occhi la distesa di brioche e paste fresche, anche se dopo averlo fatto sarà difficile scegliere che cosa ordinare. Ricotta e granella di pistacchio la fanno da padrone, chiamano la vostra gola sbucando da aragoste mignon, brioche giganti, cannoli di ogni taglia, sfogliatelle napoletane. Per i palati internazionali c’è una vetrina intera dedicata ai macarons a tutti i gusti immaginabili. La specialità è la brioche farcita di ricotta e crema di pistacchio, ma secondo noi anche il cappuccino al pistacchio è da tenere in considerazione.
Se andate da Don Nino per colazione, non aspettatevi di prendere il sole nel dehor perché il Duomo ve lo ruba tutto. Buttate la testa all’indietro e guardate il cupolone, poi scendete lungo la parete fino a terra, dove a pochi metri da voi persone da ogni luogo del mondo si sono già messe in coda per entrare. La fila è davvero lunga, se ci pensate bene c’è tempo per un’altra brioche.
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Questa segnalazione è stata curata da Elena Gebbia.
Legge, si incuriosisce, viaggia, fotografa e racconta.
Non sempre in quest’ordine.